Una bellissima passeggiata nel bosco del Cansiglio, circondati da altissimi faggi raggiungiamo la croce del monte Pizzoc e il rifugio Città di Vittorio Veneto.
Il bosco del Cansiglio è una riserva naturale di bellezza indiscutibile, meta imperdibile per gli amanti del foliage autunnale.
Unica controindicazione la segnaletica un po’ (tanto) confusionaria.
Per quanto sia bello vagare col naso all’insù in questa faggeta, la mancanza di una segnaletica adeguata rischia di rendere l’escursione difficoltosa.
Sia chiaro, tutto il tracciato presenta i classici segni bianchi e rossi sugli alberi, peccato che non sia mai indicata la meta o la numerazione del sentiero.
Se non ci fossimo aiutati con la traccia gps probabilmente ora staremmo ancora vagando nella foresta.
Fatta la doverosa premessa, ecco l’escursione al monte Pizzoc nel dettaglio.
Arrivati alla piana del Cansiglio lasciamo la macchina nel comodo parcheggio del rifugio alpino Vallorch (1085 m).
Torniamo indietro di qualche metro lungo la strada asfaltata fino a un piccolo spiazzo dove i segni bianco/rossi e una sbarra per limitare l’accesso alle auto indicano l’inizio della strada forestale che si inoltra nel bosco.
Proseguiamo sempre su questa strada sterrata, che sembra il greto di un fiume, e poco dopo troviamo i primi cartelli ATC (Antico Troi dei Cimbri) dai quali procediamo dritti.
Arrivati al bivio del Vallone Vallorch (1150 m), indicato anch’esso da un cartello, rimaniamo sulla strada forestale che gira a destra.
Si cammina sempre ai piedi della faggeta e l’atmosfera è veramente magica anche se gli alberi sono ormai spogli in questa stagione.
Dopo aver superato quella che sembra una piccola gola rocciosa, la strada forestale si interseca con una più comoda sterrata.
Abbandoniamo il terreno accidentato percorso finora e proseguiamo in leggera salita su un bellissimo viale alberato che ci fa svoltare a sinistra.
Il viale prosegue sempre in leggera salita e termina su strada asfaltata.
Attraversiamo una prima volta e saliamo nel bosco solamente per tagliare il tornante, dopodiché proseguiamo su asfalto per circa 3 km.
Gli alberi si diradano e il panorama si apre sull’Alpago e su tutta la pianura trevigiana (che oggi purtroppo è coperta dalla foschia).
Arriviamo dopo una ventina di minuti alla croce del Monte Pizzoc (1565 m) dalla quale sono visibili alcune delle vette dolomitiche più famose, Antelao, Pelmo e Schiara per citarne alcune, oltre a tutte le montagne dell’Alpago.
Un panorama che non stanca mai.
Dalla croce del monte Pizzoc proseguiamo in discesa fino al rifugio Città di Vittorio Veneto (1547 m e chiuso in questa stagione) e imbocchiamo la mulattiera in direzione dell’agriturismo Le Crode.
Prima di arrivare all’agriturismo prendiamo la traccia di sentiero che sale in cresta (nessun pericolo).
Da qui si procede con un leggero saliscendi estremamente panoramico: si arriva a vedere il lago di Santa Croce.
Poco dopo oltrepassiamo una piccola staccionata e ci ritroviamo nel bosco.
Proseguiamo in direzione del Monte Millifret (indicazione segnata su un masso, non saliamo alla cima) e camminiamo in quota per un paio di chilometri nella bellissima faggeta.
Dopo una curva iniziamo a scendere in modo più deciso nel fitto bosco, e salutiamo per sempre il sole!
Appena arrivati ad una radura si abbandona il largo sentiero che prosegue dritto (tracciato con gli omini di pietra), e si svolta a destra seguendo i (un po’ nascosti) segni bianco/rossi sugli alberi.
La discesa ci porta a un trivio al quale prendiamo il sentiero a sinistra che risale leggermente, con segnaletica H3.
Continuiamo a camminare nel bosco, questa volta senza poter sbagliare, seguendo sempre l’evidente traccia di sentiero, il sole inizia già a calare nonostante sia ancora primo pomeriggio e la luce nella faggeta diventa molto romantica.
Arriviamo ad un ulteriore bivio dove prendiamo la strada a destra non segnalata, abbandonando questa volta la segnaletica bianco/rossa che farebbe proseguire dritti.
Avanziamo in leggera discesa e sbuchiamo su un largo sentiero, che attraversiamo soltanto, per proseguire dritti verso valle.
Ben presto ci ritroviamo a camminare su una comoda mulattiera che scende ripidamente nel bosco di faggi: sugli alberi è indicato come sentiero S.
Si continua a perdere quota finché i faggi lasciano il posto agli abeti e ben presto sbuchiamo su strada asfaltata nei pressi del villaggio Vallorch con le sue tipiche casette marroni.
Dalla piccola chiesetta del villaggio seguiamo la strada asfaltata e dopo pochi minuti facciamo ritorno al parcheggio del rifugio alpino Vallorch, chiudendo questo bellissimo anello nel bosco del Cansiglio e al monte Pizzoc.
Ascesa totale 600 m
Altezza max 1570 m
Altezza min 1060 m
Lunghezza 19 km
Durata 5h 30′
Come arrivare (Link Google Maps) Nella piana del Cansiglio si deve svoltare in via dei Cimbri e arrivare al parcheggio del rifugio Alpino Vallorch alla fine della strada
Note il nostro consiglio se volete ripetere questa escursione è di studiare bene la mappa della zona e possibilmente di munirvi di traccia gps
Difficoltà Escursione abbastanza semplice ma comunque lunga
29 Novembre 2020