Torniamo alla scoperta del Lagorai. Un interessante trekking ad anello attraverso la selvaggia oasi WWF di Valtrigona fino al lago d’Ezze e al rifugio Sette Selle nella spettacolare Valle dei Mocheni

Quello di oggi possiamo definirlo un trekking organizzato un po’ alla cieca, studiando la cartina e basandoci sulle poche informazioni trovate online. Il risultato è stata un’escursione spettacolare, attraverso zone selvagge ed incontaminate tipiche del Lagorai.

Partenza da malga Valtrighetta (1440 m) dove dopo una piccola deviazione (ben segnalata) a causa della caduta alberi, prendiamo il sentiero CAI 374 che porta a malga Valtrigona.

Si sale attraverso un fitto bosco che inizia ad aprirsi solo quando arriviamo a malga Valtrigona (1632 m), lasciando intravedere un po’ di panorama alle nostre spalle. Qui si trova anche il centro visitatori dell’oasi WWF.

malga Valtrigona

Continuiamo a salire in questo ambiente selvaggio finché gli alberi non lasciano il posto a una distesa infinita di rododendri. Spettacolare in questa stagione! Facciamo una breve deviazione al lago Agnelezza, un piccolo specchio d’acqua che si nasconde alla vista fino all’ultimo, dopodiché proseguiamo spediti verso forcella Valtrigona (2112 m).

lago Agnelezza

La salita non dà tregua ma ci consoliamo sapendo che dopo ci aspetta la discesa e potremo tirare il fiato. Il panorama si apre su una bellissima piana in centro alla quale si trova Malga d’Ezze.

forcella Valtrigona

malga d’Ezze

Dopo le foto di rito iniziamo a scendere prestando attenzione ai segnavia CAI che ogni tanto si perdono nell’erba alta. Arriviamo ai cartelli di Malga d’Ezze (1954 m) dai quali prendiamo il sentiero CAI 315 in direzione forcella d’Ezze.

Lungo il sentiero avvistiamo una croce su un piccolo colle davanti a noi e data la vicinanza decidiamo di andare a conquistare questa “cima” dal minimo sforzo. Uno sguardo dall’alto al tragitto che ci aspetta e ritorniamo sui nostri passi.

il colle con la croce

Ormai camminiamo da un po’ su questo piacevole sali scendi, e di fatto è ora di cominciare a risalire e di affrontare il tratto più impegnativo di questa escursione. Il sentiero che porta a forcella d’Ezze sale ripidamente il pendio della montagna, tanto che ci fermiamo più volte per riprendere fiato. Sotto di noi ammiriamo il lago d’Ezze che si fa sempre più distante ad ogni passo.

lago d’Ezze

la ripida salita a forcella d’Ezze

Finalmente dopo questi verticali cento metri di dislivello arriviamo a forcella d’Ezze (2270 m) da qui scavalliamo e riprendiamo a scendere in direzione del rifugio Sette Selle. La discesa è molto più dolce rispetto alla salita, si cammina su una comoda pietraia. Ignoriamo la deviazione per il lago Erdemolo e proseguendo sul sentiero CAI 343 in poco meno di un’oretta raggiungiamo il rifugio Sette Selle (2014 m), oggi gremito di gente.

rifugio Sette Selle

Dal rifugio seguiamo adesso il sentiero CAI 340 che ci fa riprendere quota velocemente fino al Passo dei Garofani (2158 m). Le gambe iniziano ad essere pesanti dopo tutte queste forcelle, ma questa è l’ultima salita che dobbiamo affrontare oggi.

Passo dei Garofani

in basso passo Palù

Dal passo dei Garofani scendiamo brevemente a Passo Palù (2071 m) da dove prendiamo il sentiero CAI 370 per chiudere questo giro ad anello. La discesa avviene su comodo sentiero fino a malga Cagnon di Sotto, dopo di che l’ultima oretta si cammina su strada asfaltata costeggiando i vari pascoli fino a malga Valtrighetta.

in lontananza malga Cagnon di Sotto

Scarica la traccia gps

Durata 7 h 
Lunghezza 18 Km
Ascesa totale  1180 m
Altezza min 1440 m
Altezza max 2270 m
Come arrivare (Link Google Maps) Dalla Valsugana prendere l’uscita e seguire le indicazioni per Passo Manghen. Poco prima di arrivare al passo si incontrano le indicazioni per malga Valtrighetta dov’è presente un comodo parcheggio
Difficoltà Nessuna difficoltà tecnica ma escursione consigliata a persone allenate per il dislivello
Punti di appoggio Rifugio Sette Selle

27 Giugno 2020


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