Sotto la monumentale parete del monte Pelmo, raggiungiamo il rifugio Venezia in Inverno.
Bellissima (e semplice) escursione che da Zoppè di Cadore attraversa il bosco su un facile e panoramico sentiero

Seconda escursione dell’anno, seconda volta che torniamo a pestare un po’ di neve sulle nostre amate Dolomiti.

Il giro di oggi è un grande classico della Val Zoldana, partiamo dal piccolo paesino di Zoppè di Cadore (1460 m), lasciando la macchina in uno dei pochi spiazzi che si trovano poco oltre il centro paese.

i tipici tabià di Zoppè

Qui vediamo subito i primi cartelli per il rifugio Venezia e seguiamo inizialmente il sentiero 456 che per il primo centinaio di metri percorre la strada asfaltata.

Dopo pochi minuti si trova l’imbocco della mulattiera che da subito offre un panorama spettacolare su Antelao, Marmarole e Sorapìs. La neve in questo tratto è piuttosto battuta e si cammina bene anche solo con gli scarponi.

sullo sfondo l’Antelao

Arriviamo ad un bivio dove abbandoniamo la pianeggiante mulattiera per inoltrarci nel bosco seguendo adesso il sentiero 493.

Le temperature di mattina sono ancora abbastanza rigide e la neve è ancora bella ghiacciata, per fare meno fatica decidiamo quindi di infilarci i ramponcini.

Il sentiero inizia a salire ma sempre dolcemente, il dislivello non è eccessivo e ci godiamo questa tranquilla camminata nel bosco.

Superiamo una baita letteralmente coperta di neve, e improvvisamente, dopo aver oltrepassato una curva ci ritroviamo su uno spiazzo con davanti a noi il Monte Pelmo in tutta la sua massiccità.

colpo d’occhio sul Pelmo

Ogni volta che vedo la sua mole, non posso non ricordare l’incredibile escursione attorno al Pelmo, di ormai qualche anno fa.

Da qui si segue il sentiero 471.

Man mano che ci avviciniamo alle pendici del monte Pelmo il sentiero inizia a farsi più ripido.

Dobbiamo infatti risalire il pendio dei campi di Rutorto, procediamo un po’ lentamente perché è un attimo sprofondare nella neve fino alle ginocchia.

Tuttavia la situazione non è così difficoltosa e le ciaspole le lasciamo appese allo zaino.

Superata questa salita è fatta, il rifugio Venezia è davanti a noi e il panorama è bellissimo, peccato solo per le nuvole che hanno coperto le cime delle montagne.

rifugio Venezia

Arrivati al rifugio, chiuso in questa stagione, ci sediamo fuori per recuperare le forze e consumare il nostro immancabile panino.

Senza il sole a scaldarci però ci rimettiamo in fretta in cammino per non rischiare l’ibernazione.

Per il ritorno volendo si potrebbe scendere più rapidamente a Zoppè di Cadore seguendo unicamente il sentiero 471 che taglia all’interno del bosco.

Noi decidiamo tuttavia di seguire lo stesso sentiero dell’andata, approfittando per fare ancora qualche foto al panorama prima di ritornare alla macchina e chiudere questa escursione al rifugio Venezia in Inverno.

 

Scarica la traccia gps

Altezza max 1900 m
Altezza min 1440 m
Lunghezza 15 km
Dislivello 900 m
Durata 5h
Come arrivare (Link Google Maps) Dalla strada della val di Zoldo, si seguono le indicazioni per Zoppè di Cadore, dove si trova qualche piccolo parcheggio (meglio organizzarsi per tempo visti i pochi posti disponibili)
Difficoltà
Camminata abbastanza semplice su comodo sentiero, informarsi sempre sulle condizioni della neve e consultare il bollettino valanghe prima di intraprendere l’escursione.

27 Febbraio 2021