Sulle Dolomiti di Brenta  raggiungiamo il rifugio Tosa Pedrotti. Una lunga escursione tra grandi vallate, maestose vette…e qualche nuvola di troppo

Oggi approfittiamo dell’ultimo weekend di apertura (siamo ormai a fine settembre) di uno dei più bei rifugi dolomitici, il rifugio Tosa Pedrotti.

Dal centro di Molveno (860 m) prendiamo la cabinovia che ci porta a Pradel (1367 m) che ci fa risparmiare almeno 500/600 m di salita.

Arrivati a Pradel ci incamminiamo sul largo sentiero 340 che ci porta in una quarantina di minuti al rifugio Croz dell’Altissimo (1430 m).

Il primo tratto dell’escursione è su un comodo sentiero abbastanza pianeggiante. Un paio di punti sono abbastanza esposti ma il sentiero è sempre largo e ben attrezzato.

Dal rifugio Croz dell’Altissimo, qualche nuvolone troppo insistente inizia ad accumularsi sulle nostre teste.

Poco importa! Continuiamo sempre sul sentiero 340 che attraversa prima un largo canalone dove scavalchiamo qualche roccia, per poi salire su una distesa di pini mughi.

Anche qui ci sono un paio di punti un po’ esposti ma sempre ben attrezzati!

breve passaggio attrezzato

In un’altra mezzora arriviamo al rifugio Selvata (1630 m) dove facciamo la prima -brevissima- sosta della giornata.

Dal rifugio Selvata inizia la salita più faticosa dell’escursione, prendiamo il sentiero 319 che sale senza pietà in un rapido zigzag fino a portarci al Baito del Massodi (1986 m) dove si apre una bella vallata con vista sulle Dolomiti di Brenta.

Baito del Massodi

O meglio, DOVREBBE esserci una bella vista. Adesso siamo finiti proprio in mezzo alla nuvola e più che un’escursione sembra l’inizio di un horror movie.

Qui ammetto di essermi un po’ sconfortato, le previsioni per oggi davano sole ovunque…vuoi che ci siamo beccati l’unica nuvola su tutte le Dolomiti?!

Superato il breve tratto pianeggiante nella vallata, manca l’ultimo tratto di salita che porta al rifugio Tosa Pedrotti (2491 m).

suggestivo o spaventoso?

Proprio negli ultimi metri che ci separano al rifugio, ecco che sbuchiamo sopra le nuvole!

Il panorama con le montagne che sbucano dalle nuvole è pazzesco!

un mare di nuvole

Prima di fermarci al rifugio, ci allunghiamo di dieci minuti fino alla vicina Bocca di Brenta (2552 m), in lontananza si arriva a vedere il rifugio Brentei…è già passato un anno da quando ci siamo stati!

Bocca di Brenta: da una parte il rifugio Tosa Pedrotti…

…dall’altra la vallata che porta al rifugio Brentei

Finalmente al rifugio ci aspetta una meritata pausa.
Di solito non ci fermiamo mai molto nei rifugi (specialmente se l’escursione è abbastanza lunga) però questa volta facciamo un’eccezione, la speranza è che le nuvole si dissolvano visto che dovremo tornare per lo stesso sentiero dell’andata.

Rifugio Tosa Pedrotti

la chiesetta dietro al rifugio

Verso le tre infatti le nuvole si diradano in pochi minuti e almeno il ritorno ce lo possiamo fare sotto il sole! Rifacendoci ovviamente di tutte le foto che non abbiamo fatto in mattinata!

inizia la discesa

adesso il panorama è tutta un’altra cosa

superiamo nuovamente il Baito del Massodi

Ritornati al rifugio Croz dell’Altissimo ci accorgiamo che non riusciremo a tornare in tempo a Pradel per l’ultima corsa della funivia.

Pazienza, dal rifugio prendiamo il sentiero 322 che scende per la Val delle Seghe e ci riporta fino al centro di Molveno.

discesa per la valle delle seghe su comoda mulattiera

Scarica la traccia gpx

Durata 6h 30′ h A/R (soste escluse)
Lunghezza 21 km
Ascesa totale 2000 m
Altezza min 865 m
Altezza max 2457 m
Come arrivare La funivia si trova in centro a Molveno. I parcheggi in centro al paese sono a pagamento
Difficoltà Impegnativa per lunghezza e dislivello. Dal Croz al rifugio Selvata ci sono un paio di punti leggermente esposti (comunque attrezzati)
Punti di appoggio rifugi Croz dell’Altissimo, Selvata e Pedrotti

21 Settembre 2019


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