Da passo Giau questa escursione ad anello del Mondeval ci porta in lungo saliscendi tra forcelle prati e viste spettacolari. Una lunga camminata fuori dai soliti giri turistici di questa zona
Ritorniamo a passo Giau poco più di un anno dopo l’escursione sulle 5 Torri.
Oggi però dovremo attraversare il versante opposto e compiere un giro ad anello del Mondeval.
Dal parcheggio del passo si trovano subito i cartelli del sentiero 436, nonostante sia già Ottobre inoltrato c’è ancora parecchia gente che si incammina insieme a noi.
Nel primo tratto di sentiero si prosegue sempre in leggera discesa, la pagheremo tutta alla fine quando dovremo risalire di qua!
In una mezzora di tranquilla camminata raggiungiamo la salita per forcella Giau (2360 m).
La salita per la forcella è abbastanza breve ma parecchio faticosa e si fa sentire sulle ginocchia.
Tutti gli sforzi sono totalmente ripagati dal panorama che si apre da lassù, da una parte il monte Pelmo, dall’altra le Tofane. Niente male!
Superata la forcella seguiamo sempre il sentiero 436, facendo anche una breve deviazione al vicino lago delle Baste.
Non a caso questo è uno dei luoghi più fotografati delle Dolomiti, dalle acque del lago si specchia l’imponente mole del monte Pelmo.
Finite le foto di rito proseguiamo verso la prossima deviazione: il sito dov’è stato trovato l’uomo del Mondeval.
Semplicemente un grosso masso senza alcun cartello/tabellone/didascalia. Abbastanza evitabile questa deviazione.
Poco prima di raggiungere forcella Ambrizzola giriamo a destra seguendo il sentiero 466 che ci porta nella zona settentrionale della Val Fiorentina.
Ormai è da diversi minuti che non incontriamo altri escursionisti, siamo rimasti solo noi e una splendida vista sul monte Pelmo.
Dopo una breve e ripida discesa, superiamo un torrente dove un coraggioso escursionista se ne stava con i piedi in ammollo (l’acqua era freddissima!).
Continuiamo a camminare in leggera discesa adesso addentrandoci anche in un rado bosco, fino a incontrare una strada asfaltata…abbiamo sbagliato strada!
Lungo l’ultima discesa dovevamo prendere il bivio per Piz del Corvo/Ponte di sasso, su sentiero non numerato. Il giro che stiamo facendo non dev’essere molto frequentato visto che sui cartelli non vengono minimamente menzionati forcella o passo Giau.
Dopo questa poco gradita deviazione, e relativa salita aggiuntiva, prendiamo adesso il sentiero che si inerpica su un ripido pendio erboso.
Qui occorre fare attenzione: la traccia del sentiero è spesso poco visibile, e i paletti col segnavia bianco/rosso sono molto bassi e spesso coperti dall’erba alta.
Lungo questo tratto si trovano inoltre un paio di brevi tratti franati, in questi casi se non si sa come procedere su terreno sdrucciolevole basta mettersi seduti e scendere di culo!
Sempre facendo attenzione a non perdere il sentiero, continuiamo in un lungo saliscendi attraverso vastissimi prati, con un panorama alle nostre spalle semplicemente magnifico su Pelmo e Antelao.
Rimane adesso da attraversare il vallone ai piedi del Mondeval, per ricongiungerci a forcella Giau. Scendiamo, ahimè, di un centinaio di metri seguendo le indicazioni per Ponte di Sasso.
Da qui prendiamo il sentiero 465 che con un’ultima tosta salita ci riporta a forcella Giau.
Con le gambe ormai distrutte, dobbiamo adesso ripercorrere all’indietro il tratto iniziale del sentiero 436 per tornare al passo e chiudere questa lunga e (inaspettatamente) impegnativa escursione ad anello del Mondeval.
Durata 7 h 30′ h A/R
Lunghezza 18 km
Ascesa totale 1300 m
Altezza min 1770 m
Altezza max 2370 m
Come arrivare Parcheggio di passo Giau
Difficoltà Impegnativa per il continuo saliscendi e per il sentiero poco battuto che riporta a forcella Giau
Punti di appoggio nessuno
13 Ottobre 2019
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