Chiudiamo questa stagione estiva in bellezza! Da passo Duran seguiamo un lungo percorso che abbraccia tutto il gruppo del San SebastianoTamer. Un’incredibile escursione per i camminatori più allenati.

L’escursione di oggi è veramente tosta per la sua lunghezza (più di 20 km), ma permette di attraversare delle zone bellissime, ancora abbastanza selvagge e solitare delle dolomiti.

Lasciamo la macchina al passo Duran (1601 m) e ci incamminiamo in discesa lungo la strada asfaltata fino al primo curvone dove troviamo i cartelli per il sentiero 543.

Col sennò di poi consiglio di partire molto presto, a differenza nostra che alle 8.45 siamo ancora al rifugio San Sebastiano a consumare la seconda colazione.

Il primo tratto dell’itinerario fa parte anche dell’AltaVia numero 1.
Si attraversa prima un bel bosco in un continuo saliscendi per poi sbucare su un traverso ghiaioso che costeggia le pendici meridionali del Tamer.

La giornata di oggi è un po’ fosca ma si riesce comunque a godere di una bella vista sulla conca agordina finchè non ci addentriamo nuovamente nel bosco.

Dopo tre orette scarse raggiungiamo malga Moschesin (1800 m), dove ci concediamo una breve pausa dal momento che i continui saliscendi iniziano già a pesare sulle gambe.

Tamer

malga Moschesin

Dalla malga iniziamo a salire in maniera più decisa per aggirare il castello di Moschesin e raggiungere forcella Moschesin (1940 m).

castello di Moschesin

Arrivati alla forcella si apre un panorama bellissimo sul monte Pramper e sulla val Zoldana. Troviamo qui un bivio: a sinistra il sentiero (segnato ancora come 543) si mantiene più adeso alle pareti rocciose e porta direttamente a malga Pramper, mentre restando a destra, su quello che è indicato sui cartelli come sentiero panoramico, si prosegue in direzione del rifugio Pramperet.

Indovinate da che parte siamo andati noi? ovviamente quella per il sentiero panoramico, allungando di un bel po’ la camminata.

panorama sul monte Pramper

Dalla forcella iniziamo a scendere, raggiungiamo prima un pianoro dove numerosi larici stanno già iniziando a prendere i bei colori autunnali, e in seguito dopo un’oretta scarsa arriviamo al rifugio Sommariva al Pramperet (1857 m).

rifugio sommariva al pramperet

Decidiamo di fermarci nei pressi del rifugio per la nostra pausa pranzo, consumata abbastanza velocemente per poterci rimettere subito in marcia.

Seguiamo adesso il sentiero 523 che dopo aver attraversato la vallata pianeggiante antistante il rifugio, scende abbastanza velocemente fino a raggiungere malga Pramper (1540 m).
La malga si trova in un ambiente mozzafiato, ma il tempo stringe e decidiamo di non fermarci.

malga Pramper

Dalla malga seguiamo la strada forestale per una ventina di minuti, fino a incrociare i cartelli del sentiero 536 che ci riporterà a passo Duran.

Quella che ci aspetta è la parte più tosta dell’escursione, sia perchè stiamo già camminando da più di cinque ore, sia perchè ne rimangono ancora quattro abbondanti!

strada forestale da malga Pramper

Non ci perdiamo d’animo, anzi gambe in spalla e ci addentriamo nel bosco.

Questo tratto dell’escursione, che fa parte dell’anello zoldano, è sicuramente più impegnativo del precedente.
Affrontiamo un numerosa serie di saliscendi anche su tratti piuttosto ripidi e scoscesi con ghiaino scivoloso sui quali è bene prestare attenzione. Ignoriamo i vari bivi che troviamo lungo il percorso e rimaniamo sempre sul sentiero 536.

uno dei passaggi un po’ impegnativi

Dopo quasi due ore arriviamo al bivacco Baita Angelini (1680 m) dove troviamo un’ottima fontanella di acqua ghiacciata, perfetta per riempierci le borracce.
La baita offre una vista di tutto rispetto sul monte Pelmo, peccato che oggi sia coperto dalle nuvole.

baita Angelini

Dopo il bivacco affrontiamo l’ultimo canalino ghiaioso che ci fa perdere un po’ di quota prima di rimetterci nel bosco per il tratto finale dell’escursione.

A questo punto manca un’oretta ancora per arrivare al passo Duran.
Le gambe iniziano a cedere, il sole sta tramontando ma la luce che filtra nel bosco rende l’atmosfera magica.

Dopo oltre nove ore di cammino finalmente sbuchiamo sulla strada asfaltata del passo Duran, le gambe a pezzi ma noi decisamente felici e soddisfatti del giro compiuto.

Scarica la traccia gps

Durata 9 h 30′ A/R
Lunghezza 25 km
Ascesa totale 1300 m
Altezza min 1300 m
Altezza max 1800 m
Punti di appoggio rifugio Sommariva al Pramperet e la vicina malga Pramper
Come arrivare (Link Google Maps) Dal paese di Agordo si seguono le indicazioni per passo Duran, dove si trovano alcuni parcheggi
Difficoltà Molto impegnativo per la lunghezza, i tanti saliscendi e un paio di passaggi scoscesi su ghiaino

13 Settembre 2020