Un’escursione dal sapore autunnale. Nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, raggiungiamo il rifugio Boz, per scoprire la poco conosciuta Val Canzoi

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Abbiamo rifatto più recentemente quest’escursione. Trovi qui l’articolo.

A un certo punto finisce. Finisce settembre, chiudono i rifugi d’alta quota e si comincia a scendere di quota nelle escursioni.
Ma è anche il miglior momento per addentrarsi negli accesi colori autunnali!

Dalla folla di gente ammassata su quel che restava del lago del Sorapiss, passiamo alla -molto- meno conosciuta Val Canzoi, nelle Dolomiti Bellunesi.

Meta dell’escursione di oggi, il rifugio Boz!

Imbocchiamo in macchina la lunga strada asfaltata che attraversa la stretta Val Canzoi fino alla centrale Enel (località Case Guarda 623 m) dove inizia il sentiero 805.

Dopo una breve salita su un ampio prato (se non c’è nessuno vale la pena lanciare un urlo per provare l’eco!) superiamo una malga ormai chiusa per addentrarci nel largo sentiero nel bosco.

la malga ormai chiusa

Dai qui inizia una luuunga salita nel bosco, sempre in dolce salita…ottima occasione per fare quelle 200/300 foto!

alcune delle decine di foto fatte nel bosco

Superato il bosco, il panorama cambia totalmente attraversando uno stretto pendio erboso con vista sulla vallata e le aspre vette Feltrine.

Ultimi sforzi prima del passo

Sempre in salita raggiungiamo Passo Finestra (1766 m), collegamento con il rifugio Dal Piaz e parte dell’altavia numero 2.
Noi restiamo invece su sentieri più facili e pieghiamo a destra scendendo nuovamente nel bosco.

Passo Finestra e il rifugio in lontananza

In leggera discesa raggiungiamo rapidamente il rifugio Boz (1718 m), con il gruppo del Cimonega che svetta sullo sfondo.
Queste non sono mete blasonate, non ci sono vette famose o laghi di colori particolari ad attirare folle urlanti, sono luoghi perfetti per godersi un po’ di pace e farsi qualche chiacchiera con gli altri escursionisti.

Rifugio Boz

Pausa panino e ci scappa pure una birra a mandare giù tutto. Poi è tempo di ripartire per concludere il lungo giro.

Prendiamo adesso il sentiero 811 che sale verso la vicina forcella Alvis (1880 m). Salita faticosa e zavorrata dal pranzo!

arranco in salita, zavorrato dal pranzo

Passo Alvis

Superata la forcella adesso scendiamo rapidamente su un ripido pendio erboso fino a Malga Alvis (1573 m) dove riposiamo le ginocchia doloranti prima del tratto finale.

la lunga serpentina che scende per il pendio

malga Alvis

malga Alvis

Dopo la malga ritorniamo a scendere nel bosco. Anche se siamo in pieno giorno la luce fa fatica a penetrare, un’atmosfera bella tenebrosa.

Un’ultimo sguardo alla vette retrostanti

Proprio come all’andata in salita, la discesa nel bosco è altrettanto lunga fino a raggiungere il lago della Stua (710 m).

lago della Stua

lago della Stua

Scendiamo adesso per la strada asfalta fino a fare ritorno alla macchina e chiudere alla perfezione questo giro ad anello nelle Dolomiti Bellunesi!

Scarica traccia gpx

Ascesa totale 1300 m
Altezza max 1818 m
Altezza min 580 m
Lunghezza 17 km
Durata 6h A/R (soste escluse)
Come arrivare Dalla rotonda di Feltre, girare per viale Fusinato. Andate sempre dritto fino alla svolta a sinistra che segue l’indicazione per Val Canzoi. L’attacco del sentiero è di fronte la centrale Enel. Proseguendo ci sono altri parcheggi lungo la strada.
Difficoltà Escursione molto lunga ma senza particolari difficoltà tecniche. C’è un breve tratto leggermente esposto quando si abbandona il bosco all’andata.
Note vista la bassa quota di partenza lo sconsiglio d’Estate! in autunno diventa una bellissima escursione per i colori del bosco e la poca gente che lo frequenta

13 Ottobre 2018


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