Una spettacolare escursione nel cuore delle Dolomiti! Da Malga Ra Stua raggiungiamo il rifugio Biella e la cima della Croda del Becco in una lunga e panoramica camminata

Care Dolomiti, ci eravate tanto mancate!

La meta di oggi è il rifugio Biella e la Croda del Becco.

In realtà dovevamo solamente raggiungere il rifugio, ma una volta arrivati decidiamo che non possiamo lasciarci sfuggire questa splendida cima in una giornata così limpida.

Partiamo dall’ampio parcheggio di Sant’Umberto, anche se si può accorciare di molto arrivando direttamente in macchina a Malga Ra Stua (strada aperta alle macchine solo fuori stagione).

Scegliamo l’opzione più lunga per goderci anche del bel sentiero nel bosco che porta fino alla malga!

Malga Ra Stua

Da Malga Ra Stua (1168 m) continuiamo sul sentiero 6 che procede piacevolmente pianeggiante affianco il torrente Boite.

In un’ora arriviamo al bivio dove inizia il giro ad anello.

Prima di continuare l’escursione è impossibile non fermarsi a immortalare le marmotte che stazionano in questi prati.

Svoltiamo a destra e prendiamo il sentiero 26 che sale a zigzag facendoci prendere rapidamente quota.

La fatica della ripida salita è ovviamente ripagata da un panorama incredibile.

Procediamo sull’unico sentiero percorribile in una salita adesso molto meno decisa.

Raggiungiamo il lago Gran de Foses (2163 m) che si trova in una bella posizione al centro di un avvallamento erboso.

Superiamo il lago e -sempre in leggera salita- arriviamo al Rifugio Biella (2327 m) in tre ore e mezza.

Qui decidiamo che la meta di oggi non è più proprio il rifugio ma la cima della Croda del Becco!

Rifugio Biella

Dal rifugio saliamo di qualche metro fino alla forcella Sora Forno (2388 m), da qui il sentiero si inerpica molto MOLTO ripidamente su alcuni balzi rocciosi, costringendoci ad aiutarci con le mani nei tratti più faticosi.

Superato questo primo tratto (che è anche il più impegnativo della salita alla Croda del Becco) raggiungiamo finalmente la catena che ci aiuterà nella progressione.

Qui occorre fare attenzione al senso di percorrenza.
Il sentiero attrezzato con la catena è lo stesso per chi sale e per chi scende, dovete quindi tenervi sulla destra per non creare intralci a che arriva dal senso opposto.

Dal rifugio Biella, in un’ora di faticosa salita raggiungiamo la croce della Croda del Becco (2810 m).
Ne è valsa la pena? Direi proprio di sì.

Le Tre Cime

Il lago di Braies

Fatte le doverose foto e riposate le gambe, ridiscendiamo al rifugio Biella.
Questo ripido sentiero va percorso con un po’ di cautela visto qualche tratto un po’ esposto ma soprattutto la roccia super liscia!

Dal rifugio prendiamo adesso il segnavia 6-23 per iniziare il ritorno.

Veramente spettacolare la vista sulla parete della Croda da un lato e l’ampia vallata dall’altro lato!

Prendendo il sentiero 6A si può compiere un più ampio giro e raggiungere il rifugio Sennes, ma di chilometri oggi ne abbiamo già fatti anche troppi e restiamo sul sentiero 6.

Continuiamo a scendere su una comoda mulattiera che ci riporta prima al bivio iniziale col sentiero 23, poi a malga Ra Stua dove abbiamo parcheggiato…ah no, ci manca ancora tutta l’ultima parte che -stremati- faremo su strada asfaltata anziché ripercorrere il più lungo sentiero nel bosco.

Scarica la traccia gps

Altezza max 2750 m
Altezza min 1377 m
Lunghezza 26 km
Dislivello 1400 m
Duratah 30′
Come arrivare (Link Google Maps) Da Cortina si prosegue sulla strada che porta a Dobbiaco. A un tornante si svolta sul parcheggio di Sant’Umberto.
Dal parcheggio si può proseguire sulla strada che porta fino a malga Ra Stua (link Google Maps – questa strada è aperta solo in bassa stagione) risparmiandovi la bellezza di 6 km

Difficoltà La salita dal Biella alla Croda è per escursionisti esperti. Il primo tratto è il più impegnativo: roccia liscia, pendenza e qualche tratto un po’ esposto.
Il resto dell’escursione richiede un po’ d’impegno solo per la salita del sentiero 23

25 Settembre 2021